

@paoloredaelli @lgsp @informatica
Una strategia potrebbe essere pubblicare il rallentatore senza link, non raggiungibile, l’unico riferimento è nel robots.txt con l’istruzione di NON indicizzare.
Chi accede ha letto robots.txt ignorandone il contenuto e allora sono un pò risorse sue, indipendentemente dal fatto che sia un LLM o un motore di ricerca…
Chi il file manco lo cerca la passa liscia, ma chi lo usa come ‘spunto’, ci casca: bicchiere mezzo pieno?
@cybersecurity @Imprinted
Non risposta.
Un furto è un furto: a me che subisco il danno le ragioni del ladro interessano poco, soprattutto come in questo caso dove si parla di entità miliardarie, aziende o stati che siano.
Ma il ladro occidentale è socialmente accettabile/tollerato mentre quello non occidentale no.