Il CEO di Oracle, il quinto uomo più ricco al mondo, lancia la sua entusiasmante visione: la tecnosorveglianza che non dorme mai
I piani di Larry Ellison per migliorare la società: controllo totale, registrazione continua di tutto ciò che accade e che le persone fanno, analizzato nei datacenter di Oracle. “I cittadini si comporteranno al meglio, perché stiamo costantemente registrando e segnalando tutto ciò che accade”.
https://www.404media.co/larry-ellisons-ai-powered-surveillance-dystopia-is-already-here/
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale l’ abominio e la ragione della mancata crescita italiana da trent’anni sta proprio nelle cariche politiche inserite all’ interno di settori che dovrebbero essere liberalizzati. Lo Stato in Italia controlla l’ 80 % dell’ economia con le sue partecipate, quindi già c’è quello che citi e non direi proprio che siano amministrate a dovere. La politica non sa nulla del mondo reale, del lavoro e di creazione di sviluppo e ricchezza.
@Atena
le partecipate non sono libero mercato e non sono amministrate dallo stato.
hanno amministratori imposti dalla politica pagati uno sproposito.
agiscono come aziende private quando fanno profitti e come aziende pubbliche se hanno delle perdite.
eni, enel, ferrovie, ecc…
andrebbero tolte dal mercato libero e dalla borsa.
un’azienda pubblica non dovrebbe fare extraprofitti, come è accaduto lo scorso anno, solo perché è quotata in borsa.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale la golden share cos’ è?
E poi anche basta con questa retorica sul profitto…ma se non guadagni come li copri i costi? Bisogna finirla anche con lo stigma che chi inventa, produce e crea ricchezza, per invidia sociale non possa goderne.
Inoltre lo Stato da quegli stessi profitti ricava tasse
@Atena
mi ero dimenticato della golden share.
allo stato attuale dell’arte, in italia, è un sistema per piazzare amici e conoscenti in quota dei partito di maggioranza.
non serve ad altro.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale allora lo vedi che vieni al mio punto? La politica deve stare fuori dall’ economia perché distorsiva, corrotta, inefficiente, incompetente e dannosa.
@Atena
il problema è che la politica, in italia, cura gli interessi di imprese private.
per questo le cariche delle imprese pubbliche non dovrebbero essere politiche ma elettive.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd idea pericolosissima… l’unica democrazia di cui ci sia bisogno nel mondo aziendale è quella della rappresentanza sindacale. Se facciamo eleggere i dirigenti pubblici dai lavoratori, le aziende chiuderebbero in un paio di mesi! 😁 😄 🤣
Tra l’altro come dicevo all’inizio della conversazione l’industria di stato italiana ad oggi funziona molto meglio dell’Industria privata…
Piuttosto che l’elettività delle cariche, sarebbe meglio il sorteggio 🤣
@Atena @filobus @eticadigitale
@informapirata
non inizio neanche una conversazione sui sindacati, in italia, …
il problema della nostra situazione,
è che hanno voluto privatizzare frettolosamente settori che non andavano toccati.
hanno creato dei mostri, divorano profitti quando sono fortunati e soldi pubblici quando sono incapaci.
parcheggi per amici dei politici al potere.
@Atena @filobus @eticadigitale
@sevensnd @informapirata @filobus @eticadigitale su questo mi trovi d’accordo ma perché prima di privatizzare occorre liberalizzare, questo significa fare accedere più operatori a quel mercato per dare un valore reale al bene che vuoi privatizzare evitando regalie e distorsioni 😉
@sevensnd quelle italiane non sono state privatizzazioni, ma al contrario sono state una estensione della politica soprattutto locale nell’impresa. Per quanto riguarda invece le svendite dell’IRI, lasciamo perdere: In molti casi erano necessarie ma sono state fatte in base alle clientele politiche
Quanto hai sindacati, quelli italiani facciano schifo, ma lo strumento sindacale è l’unico in grado di consentire un bilanciamento nella negoziazione dei lavoratori
@Atena @filobus @eticadigitale
@Atena
ma il punto è esattamente questo,
il profitto è giusto per un’azienda privata.
suo il capitale, suo il rischio e suo il guadagno.
alcuni settori che interagiscono su interessi pubblici, cioè di tutti i cittadini, non dovrebbero essere controllati dai privati, ma controllati dallo stato.
la sanità è uno di questo.
trovo che gli amministratori dovrebbero essere eletti ed essere responsabili delle decisioni prese,
cosa che non succede.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale come fai a concorrere se hai aziende sussidiate e controllate da gente nominata dalla politica? Allora dì che vuoi un’ economia collettivista e fai prima 🙂
@Atena
la sanità dovrebbe essere solo pubblica, come la gestione dell’acqua.
servizi e prodotti primari non dovrebbe essere appannaggio dei privati.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale l’ acqua È PUBBLICA. Ma possibile che stai dietro alle frescacce di pseudo divulgatori? E il servizio di erogazione, trasporto, fognatura è gestito sempre da aziende compartecipate a maggioranza pubblica! Comuni, province, società di installazione…
@Atena in realtà, le grandi holding pubbliche Eni, Leonardo, Terna, Enel e Fincantieri e il loro indotto sono la cosa che funziona meglio in Italia insieme alle aziende dell’indotto metalmeccanico tedesco.
Quindi ci andrei piano con il criticare l’industria di stato. Quello che ci manca è un’industria vera, non dipendente dai capricci della politica, che -attenzione non agisce direttamente sull’industria, ma lo fa tramite la propria presenza nelle banche
@sevensnd @filobus @eticadigitale
@informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale fiore all’ occhiello italiano, ma abbiamo avuto in passato anche dei bei cancri: Alitalia su tutto. In realtà non abbiamo mai sperimentato le stesse eccellenze in chiave privata qui perché di grande imprenditoria ce n’è poca
@Atena purtroppo trasporti e infrastrutture di trasporto sono settori estremamente critici. Non solo Alitalia, ma anche Trenitalia, Autostrade, municipalizzate dell’energia e dell’acqua, presentano una predisposizione al clientelismo che in Italia è sistemica e pertanto soggetta al carattere predatorio che, per la stragrande maggioranza, caratterizza la cosiddetta imprenditoria italiana
@sevensnd @filobus @eticadigitale
@informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale non c’entra l’ imprenditoria ma lo statalismo che permette ai dirigenti nominati dalla politica di gestire imprese che dovrebbero rispondere alla libera concorrenza e che al contrario, sussidiate dallo Stato operano a danno dei cittadini e dello sviluppo
@Atena @informapirata @sevensnd @eticadigitale in teoria potrebbe esistere un’ottima gestione statale e pessima privata, e viceversa
In pratica ci sono diverse situazioni
Bisogna sapere in quali condizioni si ha il meglio (chiedendosi anche per chi), e cercare di riprodurle
È una questione anche culturale (in senso antropologico), forse soprattutto culturale
Credo si possa discutere all’infinito se no, i casi esistono da ambo le parti
@Atena @informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale parlare di “grande imprenditoria” è fuori dal tempo, eccettuati taluni singoli casi, la grande impresa (società di capitali quotate) hanno ormai una separazione tra proprietà e controllo, tra azionisti e managers. L’idea del capitano d’industria è fuori dal tempo direi da Berle e Means del 1932. Ciò che può mancare, sia nel privato che nel pubblico, è una buona governance.
@marcopierini @informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale prima della governance serve innovazione, tecnologia, scienza e conoscenza delle nuove frontiere di mercato. La governance serve dopo a mantenere una gestione efficiente e ad affrontare sempre nuove sfide
@Atena @informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale appunto, serve organizzare diversi saperi/conoscenze dispersi in più individui, cioè un organizzazione.
Questa mi pare una buona rappresentazione astratta. https://www.inc.com/jessica-stillman/why-you-want-to-be-a-butterfly-not-a-genius.html
@marcopierini @Atena @informapirata @sevensnd @eticadigitale mi chiedo per curiosità come possa entrare l’intelligenza artificiale (scusate se è come il prezzemolo)
L’ai è genius? (in teoria no ma lasciamo perdere il termine intelligenza, statisticamente può trovare corrispondenze nuove, quindi innovazioni)
O butterfly? (Direi no, dovremmo esserlo noi butterfly, però potrebbe forse fare da collante e collegamento tra genius e butterfly)
@filobus @marcopierini @informapirata @sevensnd @eticadigitale credo si riferisca più al criterio di selezione delle diverse intelligenze per produrre benefici.
Ma non è una cosa che puoi decidere a tavolino: il lavoro non si crea per legge ma per intuizioni o intercettazione dei bisogni o an he creazione dei bisogni stessi. Guardate cosa stiamo facendo ora…interagiamo attraverso un sistema che connette le persone e nessuno o quasi potrebbe ora farne a meno
@marcopierini se ci pensi, l’Italia è quel paese in cui per definire la governance è necessario utilizzare un termine inglese, proveniente dalle lingue neolatine, Che significa nient’altro che “governo”.
Ma da noi la parola governo è ormai sinonimo di anarchia fancazzista di chi dispone del potere… 😁
@Atena @sevensnd @filobus @eticadigitale
@informapirata @Atena @sevensnd @filobus @eticadigitale 😅purtroppo si usa quella. Comunque a me fa specie il fatto che si identifichi l’impresa industriale moderna con il mito dell’imprenditore, del capitano, dell’eroe e NON con una buona organizzazione (che può prescindere dalla proprietà).
@marcopierini @informapirata @Atena @sevensnd @eticadigitale al mito che c’era si sono aggiunti i tecnoimprenditori, “geniali”, le startup e l’idea che basti poco (l’idea geniale) per fare soldi (quanti adesso sognano di diventare youtuber di successo? Un po’ fuori tema, ma l’idea di fondo è quella, personalità e non valori)