Un’informazione che potrebbe tornare utile a chiunque sia alla ricerca di alternative cloud con crittografia zero-knowledge. Di Koofr ne ho parlato spesso su Le Alternative , è un’alternativa europea a Google Drive molto interessante con ottimi prezzi (e 10GB gratuiti) e diverse caratteristiche come la possibilità di collegare altri drive (come Dropbox, Google Drive e OneDrive) e anche l’utilizzo di WebDAV.

Di recente hanno creato Koofr Vault, una sezione del loro storage con crittografia zero-knowledge e accessibile dunque solo dopo aver inserito un’ulteriore password per decifrarne il contenuto.

È uscita l’applicazione per questo cloud, che è separata da quella di Koofr normale, ed è anche un’applicazione open source disponibile su F-Droid e con licenza MIT. Non ho ancora avuto modo di provarla per bene ma per ora sembra una bella applicazione, molto semplice ma anche veloce e di facile utilizzo.

In generale mi sembra un’ottima opzione per chi è alla ricerca di cloud con crittografia zero-knowledge, l’applicazione permette di essere sbloccata anche tramite autenticazione biometrica e per ora ha pochissime opzioni a parte il blocco automatico dell’app dopo determinati minuti di inattività.

A breve quasi sicuramente la aggiungerò anche su Le Alternative.

  • Marco Bresciani@fosstodon.org
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    3 months ago

    @darkdoom
    Stessa cosa che ho pensato anche io.
    Ma poi mi sono detto che se il lifetime costa come tre anni, se la ditta dura almeno/più di tre anni, sono a posto.

    Tanto uno storage online di riserva, oltre a un backup locale, è sempre comodo/utile, se non necessario.

    Al momento Koofr penso sia il migliore in quanto almeno Vault è su F-Droid, l’app principale non ha traccianti e funziona tutto via WebDAV standard senza limitazioni di velocità o file.
    @MateRhyu

        • Andrea depau@mastodon.uno
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          3 months ago

          @AAMfP @MateRhyu
          😅 a me ne basta uno dai, parlo sempre di utilizzo casalingo, se invece hai una tua attività dove i dati che conservi sono importanti allora si, è indispensabile soddisfare la regola GFS o 321, anche se alcuni prodotti l’hanno addirittura ampliata in 32110, ma la terrei per ditte enterprise

          • Marco Bresciani@fosstodon.org
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            3 months ago

            @darkdoom
            No, no. Utilizzo casalingo.

            Anche io avevo 1 solo backup.
            Poi un giorno, il ciccioBimbo di pochi mesi sulle spalle ha colpito il disco esterno che usavo come unico backup e che, essendo in braccio a me, è riuscito a colpire sulla mensola a 2m di altezza… Murphy ha sempre ragione!

            Per fortuna 🙄 il disco è caduto di piatto e ho speso solo 🙄 350 € (e decine di bestemmie) per recuperare il 97% del contenuto.

            Da allora, minimo 2 backup.
            Tre o 4 per le cose più importanti.
            @MateRhyu

            • Andrea depau@mastodon.uno
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              3 months ago

              @AAMfP @MateRhyu
              Beh, la nas ha un sistema raid, quindi almeno che non vada veramente di sfiga i dati sono ridondati e si può anche rompere un disco che non ho perdita di dati. Comunque sono tutte ottime soluzioni, la tua sicuramente più semplice ed anche più economica